
In un mondo aggressivo e competitivo la gentilezza sembra sinonimo di debolezza.
Per me è una delle cose che rallegra la mia vita ed essere gentile mi fa sentire bene.
Mi capita , anzi, di pensare che, in un raffreddamento globale dei sentimenti, diventi come un piccolo atto di eroismo in controtendenza rispetto alla durezza dalla quale siamo circondati.
Ovviamente non parlo della gentilezza di facciata, ma a quella che nasce dal profondo , quella intesa, al di là del gesto formale, come apertura, attenzione, rispetto dell’altro.
Non sono infatti le cosiddette buone maniere , quelle che talvolta possono nascondere un disinteresse di fondo, a renderci più felici e consapevoli.
Non sempre si riesce ad essere gentili, questo comportamento viene continuamente messo alla prova.
Io stessa, in questa società che divide in vincenti e perdenti, dove dominano i rapporti di forza, mi trovo sovente a confrontarmi con il mio modo di essere e capisco che, forse, la gentilezza non sia l’equipaggiamento più appropriato per emergere e farsi rispettare.
Certo la gentilezza può essere solo scelta, non si può imporre, è una risorsa istintiva.
Risuona dentro chi la vive, la accoglie.
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Non so ancora bene cosa voglio da questa vita, so che la vorrei diversa.
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Essere gentili, avere l’animo gentile, non significa essere dei deboli e non sapere prendere posizione.
Sheraconunabbraccio
Infatti, cara amica, essere gentili non è espressione di arrendevolezza o un impegno alla sottomissione.
Tutt’altro.
Nessuna retorica, solo fatti.
Abbraccio ricambiato.
pensa che io vivo in un aterra in cui per la maggior parte delle persone la gentilezza è sinonimo di stupidità.
Certo, alcuni pensano che la gentilezza sia la virtù dei perdenti, .
Genera perfino sospetto, diffidenza, perché pensano che possa essere finta, mostrata per calcolo ( ma si intuisce subito se è davvero così)
Alcuni pensano che sia una forma di narcisismo camuffato : siamo gentili perché ci gratifica, per ottenere dagli altri ciò che vogliamo.
Perché sono talmente radicati l’arroganza e l’indifferenza che, quando appare una persona gentile subito si pensa che ci sia sotto qualcosa.
Credo che la vera gentilezza interiore e non quella di maniera sia invece una forza e una marcia in più. I suoi risultati non sono immediati, ma alla lunga dà i suoi frutti
Io credo che la gentilezza, lungi da essere una debolezza che inibisce, possa diventare una forza notevole che permette di aprirsi agli altri.
Crea legami, anche quella intimità che cerchiamo e la restituisce.
Ciao e grazie.
in un mondo dove con la scusa del progresso, di essere moderni la prevaricazione diventa normalità e la gentilezza debolezza. Però non è così. E’ più debole e insicuro chi usa violenza e prevaricazione rispetto a chi è gentile.
Hai colto perfettamente nel segno,
Anch’io penso come te che gentilezza non sia sinonimo di debolezza, anzi è esattamente il contrario.
Grazie, un saluto.
la gentilezza è merce rara di questi tempi, devi sempre stare in guardia per difenderti.
Siamo rimasti io, te e diversi altri…. 🙂
mi ha fatto piacere approdare nel tuo blog, spero che tu venga a visitare il mio…
un caro saluto
Già, merce rara.
Spesso è anche questione di carattere e di esperienza negative che condizionano il comportamento.
Passerò, senza dubbio, a salutarti.